Se c’è rimedio perché te la prendi?
E se non c’è rimedio perché te la prendi?
Confucio

giovedì 31 dicembre 2009

Dopo la mareggiata

Auguri 2010

E senza farlo apposta, questo è il mio 100esimo post

Che il 2010 porti amore, amicizia, pace e benessere per tutti

Per tantissimi anni questa canzone ha iniziato un nuovo anno (scusate il rigirio di parole) e tutte le volte che l'ascolto sento salirmi dei piccoli brividi sulla pelle.



Auguri per un meraviglioso 2010

mercoledì 30 dicembre 2009

Ho'oponopono

"Voglia di migliorare se stessi per rendere più positivi i rapporti con il patner, i figli, amici, conoscenti..."

Questo mi è venuto in mente quando ho guardato il blog Ho'oponopono Italia

"Ho'oponopono è un sistema tramandato dalla tradizione hawaiana che purifica da convinzioni, pensieri e ricordi inconsciamente accettati che ti intrappolano e di cui non sei nemmeno consapevole. MI DISPIACE, TI PREGO PERDONAMI, GRAZIE, TI AMO"




Ho trovato il sito in inglese di Ho'oponopono ma, grazie al bottoncino magico translate posso leggerlo.

Ora chiudo e vado a letto
Domani lo leggerò con più calma

lunedì 28 dicembre 2009

Marco Montemagno

Marco Montemagno è un'informatico di 32 anni,da una decina di anni amministratore delegato della sua azienda, Yakom, che sviluppa, promuove e vende software. Da quasi un anno, invece, collabora con Sky Tg24, il telegiornale diretto da Emilio Carelli.

Il Suo miglior pregio è spiegare in parole semplici e comprensibili a tutti, anche ai neofiti del web, come me, aspetti importanti e basilari della rete. Ad esempio ho compreso il significato dell'importanza della Web 2, per un uso intelligente della rete, in questo video, creato per spiegarlo alle aziende all'Expo a Milano nel 2008.Internet for Companies (ABC)

Reputazione...Attenzione...Traffico in rete


Marco Montemagno
insieme a Marco Masieri nel 2008 ha iniziato un progetto in rete, Codice Internet per divulgare Internet in Italia, per diffondere la Rete e la cultura del web alle persone.


Su Repubblica di ieri c'è un'articolo su un'indagine Istat: oltre il 54% delle famiglie ha un computer e più del 47% ha accesso al web. Il nostro Paese è quartultimo in Europa per la banda larga e agli ultimi posti per l'accesso generale al web.
Chi ha in casa un computer sale dal 50,1 del 2008 al 54,3% del 2009.
Solo il 39% dei nuclei familiari con componenti tra i 16 e i 64 anni possiede una connessione a banda larga e solo il 53% degli italiani ha accesso a internet (quale che sia la velocità di connessione).


Fino a qualche tempo fa' non avevo compreso appieno l'importanza della rete come forma di comunicazione convisibile tra milioni di persone che, anche non si conoscono realmente, sono unite da idee politiche, scopi umanitari, hobby, conoscenze tecniche, scientifiche, letterarie e tanto ancora. Penso che una persona che passa tante ore al computer e non ha una vita sociale soddisfacente nel quotidiano, non l'avrebbe avuta anche se non ci fosse stata internet. Certamente, come nel vissuto "reale" ci sono alcuni che traggono guadagni e benefici da losche manovre in rete, come i pedofili. Ma nella nostra società quante violenze vengono subite all'interno delle famiglie, nelle comunità dove i bambini dovrebbero essere protetti?. Gli stupidi, i violentatori, i ladri, gli individui negativi ci sono in rete ma fanno meno male che nella realtà. E poi, che cos'è la realtà, secondo me è convivere concretamente e soggettivamente con altri umani in un determinato ambiente sociale. Anche la rete da questa possibilità: condividere, conoscere, comunicare.

domenica 27 dicembre 2009

CABARET

Cabaret è un film musicale diretto nel 1972 da Bob Fosse.
Oltre alla grandissima Liza Minnelli, nel cast fanno parte Michael York, Helmut Griem, Fritz Wepper, Marisa Berenson e Joel Grey.
Nel film vengono trattati vari e importanti temi, come il nazismo e l'antisemitismo, l'omosessualità, il travestitismo ed il cabaret.
Quì la trama e la recensione del film di Vincenzo Patanè

Io l'ho visto tre o quattro volte da quando uscì nelle sale cinematografiche; è un film bellissimo, com musica e balletti strepitosi, almeno per me.












fonte You tube

sabato 26 dicembre 2009

Diario. Vivere o esistere?

Vivere o esistere?
Qual'è la la linea sottile che divide le due parole?


“Vivere, (scriveva Oscar Wilde) è la cosa più rara del mondo… i più esistono solamente.”

"Esistere è una questione di carattere anagrafico,Vivere è partecipare attivamente alla propria esistenza.


Silvano Agosti
definisce "la soavità del “vivere” contrapposta alle infinite complicazioni dell'”esistere”. ...

e rispondendo ad una domanda: "Quale è per lei il senso della vita"? dice:

"Poterla vivere essendo lasciati in pace da quel branco di mentecatti malati di potere che neppure si accorgono che impedendo al mondo di vivere lo impediscono anche a se stessi. Insomma vivere insieme agli altri come ho descritto nel mio libro LETTERE DALLA KIRGHISIA.




Nel corso della mia vita, ho passato momenti in cui esistevo e basta, trascinata in una non- vita apatica e soffocante; forse ora ho una diversa consapevolezza ma spesso convivono dentro in me dei conflitti interiori che si manifestano all'esterno.
Conflitti tra ciò che "vorrei" dalla vita e ciò che realmente "realizzo" nella vita.
"Vorrei" sono i miei sogni nel cassetto, chiuso da una chiave. Una chiave che solo io posso aprire, perchè effettivamente siamo noi stessi a decidere la nostra vita ed anche se alcune circostanze possono fermarci, noi abbiamo il dovere di cambiarle, per migliorarci e migliorare le persone vicine a noi.
Vivere la vita, secondo me, non ha la stessa ambivalenza tra tutte le persone.
Vivere la vita è godere anche delle piccole cose di tutti i giorni, sentirsi parte di questa grande umanita, non solo "in qualche sprazzo di tempo della nostra quotidianetà"
Sto camminanndo in questo percorso per riuscire a valorizzare la mia esistenza e sono certa che ci arriverò, spero abbastanza presto.

E l'amore, non solo tra uomo e donna, genitore e figlio/a, ma amore per la nostra madre terra, ci spinge a vivere al meglio la nostra esistenza





giovedì 24 dicembre 2009

mercoledì 23 dicembre 2009

Tracy Chapman

"Una grande voce in un grande cuore"

Tracy Chapman ha incominciato come artista di strada e cantando nei bar. Ha imparato a suonare la chitarra sin da piccola. Finiti gli studi di antropologia e cultura afroamericana alla Tufts University di Medford in Massachusetts anche grazie ad alcune borse di studio riservate agli studenti neri meno abbienti, è stata subito notata da Brian Koppelman, figlio del produttore Charles Koppelman, che le ha permesso di pubblicare il suo primo disco nel 1988, intitolato semplicemente Tracy Chapman. Non passò molto tempo prima che la critica e il mondo musicale si accorgessero del suo talento: il primo album fuse appieno i ritmi afro, folk e rock miscelati con testi molto toccanti e storie di povertà e marginalità delle periferie americane: per tematiche e sonorità è spesso è paragonata a Joni Mitchell.
Il successo mondiale avvenne negli anni ottanta per la partecipazione ad attività benefiche come il famoso tour Human Rights Now! organizzato da Amnesty International, cantando a fianco di altri celebri cantanti in giro per il mondo.
Inoltre ha partecipato a concerti in onore del settantesimo compleanno di Nelson Mandela o al concerto-tributo a Bob Marley nel 2000.


I giornalisti del settore musicale l'hanno sempre definita come una persona chiusa, introversa, a volte burbera, incapace di adattarsi alle regole della musica commerciale di massa e che spesso porta allo scontro verbale l'intervistatore. Questo atteggiamento e le grandi aspettative rispetto all'album d'esordio hanno probabilmente smorzato le vendite dei suoi successivi lavori nella grande distribuzione musicale, ma non le hanno impedito di avere comunque una certa schiera di appassionati e critici musicali che la definiscono una delle migliori cantautrici afroamericane in circolazione.

Ha vinto altri premi e riconoscimenti per molti altri successivi album senza grandi stravolgimenti nello stile e nei racconti descritti: in tutti i suoi lavori scaturisce un vivido quadro di povertà (economica o morale) della società americana nei confronti del popolo afro.


Fonte-Wikipedia





Traduzione
Baby Posso Stringerti?

Scusa é tutto cio che non riesci dire
Anni passati e ancora
le parole non vengono facilmente
come “scusa”

perdonami é tutto cio che non riesci a dire
Anni passati e ancora
le parole non vengono facilmente
come “perdonami”


Ma tu puoi dire, Baby
Baby posso tenerti stanotte
Forse se ti dicessi le giuste parole
Oooh, nel momento giusto

Ti amo é tutto cio che non riesci a dire
Anni passati e ancora
le parole non vengono facilmente
Come “ti amo”


Ma tu puoi dire, Baby
Baby posso tenerti stanotte
Forse se ti dico le giuste parole
Oooh, nel momento giusto

Baby se ti dico
Baby posso tenerti
Baby se ti dico
Baby posso tenerti




Traduzione Auto veloce
Hai un auto veloce
voglio un biglietto per ovunque
forse possiamo metterci d'accordo
forse assieme possiamo andare da qualche parte
qualsiasi posto é meglio
iniziando da zero non abbiamo nulla da perdere
forse riusciremo a fare qualcosa
ma io non ho nulla per provare
tu hai un auto veloce
e io ho un piano per portarci fuori di qui
lavoravo in un negozio di alimentari
cercando di risparmiare qualche soldo
non dobbiamo guidare troppo velocemente
solo attraversare i confini verso la città
possiamo entrambi trovare lavoro
e finalmente scoprire cosa vuol dire vivere
vedi il mio vecchio ha un problema
vive con la bottiglia in mano
io dico che il suo corpo è troppo giovane x sembrare come quello
Mia madre se n'é andata e lo ha lasciato
lei voleva di piu dalla vita di quanto lui potesse darle
ho detto: qualcuno deve prendersi cura di lui
cosi ho lasciato la scuola questo é quello che ho fatto
hai un auto veloce
é veloce abbastanza cosi possiamo volare via
dobbiamo decidere
ce ne andiamo stanotte o vivremo e moriremo qui
ricordo stavamo viaggiando nella tua auto
l'andatura era cosi veloce che mi sentivo come ubriaca
le luci della città apparivano davanti a noi
e il tuo braccio era dolcemente sulla mia spalla
ho sentito un sentimento che mi apparteneva
mi sentivo che potevo essere qualcuno, essere qualcuno,
Essere qualcuno
tu hai un auto veloce
viaggiamo tranquilli per il nostro piacere
tu ancora non hai un lavoro
io lavoro al supermarket
so che le cose andranno meglio
troverai un lavoro e io sarò promossa
potremo sgombrare dal nostro rifugio
comprare una grande casa e vivere in periferia
hai un auto veloce
ho un lavoro che paga tutti i nostri conti
tu stai al bar bevendo fino a sera
vedi di piu i tuoi amici che i tuoi figli
io ho sempre sperato per il meglio
pensavo forse assieme tu ed io ci saremmo arrivati
non ho piani, non sono arrivata da nessuna parte
prendi la tua auto veloce e continua a viaggiare
hai un auto veloce
è veloce abbastanza , puoi volare via
devi prendere una decisione
parti stanotte o vivrai e morirai cosi

lunedì 21 dicembre 2009

"Proposta indecente"

Il pericolo che la rete sia attaccata, imbrigliata dai nostri governanti, con la scusa dell’aggressione a Berlusconi è reale e molto grave.

Ieri il il senatore del Pdl Raffaele Lauro ha presentato in Senato una proposta di legge che prevede da un minimo di 3 ad un massimo di 12 anni per "chiunque, comunicando con più persone in qualsiasi forma, istiga a commettere uno o più tra i delitti contro la vita e l'incolumità della persona, per il solo fatto dell`istigazione". La stessa pena si applica a "chiunque pubblicamente fa l`apologia di uno o più fra i delitti indicati. Se il fatto è commesso avvalendosi di comunicazione telefonica o telematica, la pena è aumentata".

Prima di tutto non mi è chiara l'ultima frase; allora io potrei andare sul palco,in un comizio, sparare delle cazzate verso un esponente qualsiasi e sarei punita meno duramente se le stesse parole le scrivessi su Facebook o sul blog?
Già questo mi sembra pazzesco! Ma nello stesso tempo mi è chiaro la diversificazione della pena per il solito reato: Facebook viene seguita da milioni di persone, mentre una voce urlata da un megafono solo da poche centinaia o migliaia di persone. Sono i numeri che fanno la differenza!

E QUESTO "LORO" LO COMPRENDONO MOLTO BENE



foto-Wordpress

venerdì 18 dicembre 2009

Diario- Bossi parte prima

Qualche giorno fa sono venuti a cena dei nostri amici che da molti anni sostengono attivamente il centro sociale Intifada, anzi alcuni di loro ne sono stati promotori.
Abbiamo parlato di bambini, di viaggi, regali, scuola, gli argomenti non sono mancati, fino ad arrivare a discutere della nostra situazione politica.
Il giorno prima c'era stato "l'aggressione" a Berlusconi e quindi sono state discusse varie congetture per questo fatto, ma non è questo di cui ora voglio parlare.
Passare da Berlusconi ai suoi fedeli alleati, i leghisti il passaggio è stato quasi ovvio.
Abbiamo ricordato la nascita della Lega e la simpatia dimostratagli in parte dal popolo della sinistra per questo gruppo che affermava, attraverso il suo massimo esponente, Bossi di farla finita con la solita politica Romana compromessa da leggi inique, favoritismi, una politica segnata da continui scandali, una politica portata avanti da personaggi politici in stretto contatto con ambienti mafiosi o in odor di mafia.
Bossi stesso, come riportato nel video sottostante affermava che "sedici Holding, diciamo occulte, fanno parte in realtà del piatto societario della Fininvest" cioè i soldi della Fininvest provenivano da illeciti.
Ed Ancora: "Neppure Mussolini aveva un monopolio televisivo della dimensione di quello come Berlusconi".
Vabbè che nel "cammin di nostra vita" citando il grande Dante Alighieri, tutti noi possiamo cambiere pareri su persone o considerare in modo diverso situazioni o fatti successi, ma da qui a ribaltare completamente opinioni succede solo a pochi personaggi, falsi ed ipocriti, come Bossi; la coerenza non fa parte del suo carattere. (Non sto a parlare di Berlusconi, basta andare su You Tube per guardare i video in cui afferma e poi contraddice se stesso).
Ma lui è perdonato, proviene dal mondo dello spettacolo, è un mattatore nato!





Bossi dichiarava con la sua voce tonante, "PARLAMENTO PULITO"!
Ma se anche lui è stato condannato, come tanti suoi fedeli o alleati di governo!





Te lo voglio dire in Toscanaccio, a te Bossi e al Popolo leghista
MA VAAFFAN::::





You Tube

lunedì 14 dicembre 2009

Diario...

Nella scuola dell'esperienza si impara tutti i giorni.
Proverbio Popolare

Ho trovato questa citazione su Aforismi e mi è piaciuta molto perchè rispecchia nella maggior parte la realtà delle cose.
"Se poi, anche se impariamo, non applichiamo ciò che abbiamo imparato è un'altro paio di maniche".

Scusate l'intreccio delle parole, ma la citazione mi sembrava appropriata per iniziare a parlare di come per me è importante fare esperienza sul web.
Questi giorni li ho trascorsi, oltre a scannerizzare vecchie foto di famiglia per creare una cornice digitale da regalare ai miei genitori e che mi ha occupato molto tempo, anche a girovagare nel web, ricercando sopratutti siti utili per migliorare il mio blogghino.
I più interessanti, almeno per me sono questi:
Creareonline sviluppato da Nik Làmux (in rete) una marea di informazioni generali
Di Gadget-widgetbox
Fotomontaggi e Fotoritocchi
Trucchetti
Befunky
photo505
Glitterbank

Un'altro blog che mi piace molto è
avelespiegatenelweb


Fortuna che ho sulla mia barra segnalibri il bottoncino magico di traslate, sennò l'inglese chi me lo traduce?

martedì 8 dicembre 2009

"la casa che vorrei

Chi non vorrebbe abitare in una casa come questa?
E' splendida, senza angoli ma solo linee morbide che favoriscono sicuramente un livello mentale positivo ed energetico.

lunedì 7 dicembre 2009

Immagina...






Immagina
Un'Italia senza speculatori edilizi,
senza omosessuali picchiati
senza la lega razzista
senza politici corrotti
senza precari allo sbando
senza bambini maltrattati
senza inquinamento
senza edifici abusivi
senza donne violentate
senza famiglie che non hanno una casa
senza immigrati trattati come schiavi
senza banche usuraie
senza ogni tipo di violenza
senza giornalisti ipocriti
senza...

Immaginiamo, sogniamo un'Italia, un mondo
DI PACE, UGUAGLIANZA, SOLIDARIETA' E GIUSTIZIA PER TUTTI

I SOGNI NON CE LI POSSONO PRENDERE!

domenica 6 dicembre 2009

Manifestazione "No Berlusconi Day" del 5 dicembre

Iero ero a Roma, per partecipare alla manifestazione contro Berlusconi.
Alcuni miei amici sostengono che andare Contro attiva un percorso inverso, cioè provoca un atteggiamento opposto poichè, affermano, stimola,consolida una potenziale energia positiva al soggetto in questione, in questo caso Berlusconi.
In parte condivido anch'io queste affermazionima ma non in questo caso.
Ieri mi sentivo in dovere di manifestare il mio dissenso verso Berlusconi in quanto minaccia contro uno stato democratico che sta andando a rotoli in tutti i sensi.
Perchè Berlusconi sia seduto su quella sedia è un'altro discorso; la sinistra, tutta la sinistra in generale dovrebbe coprirsi il capo con la pece, anzi non solo il capo, ma imbrattarsi il corpo con la cenere, ma, come ho detto poc'anzi ora non voglio parlare di questo, voglio descrivere solamente la bellissima giornata trascorsa a Roma.

Sono partita da casa solo io, poichè il mio compagno aveva altre cose da fare, per fortuna avevo prenotato un posticino nel pulman che partiva da Castefiorentino dove c'erano ad aspettarmi due miei amici Mauro e Silvia.
Il viaggio è stato ottimo, seduta in primissima fila ho potuto ammirare il paesaggio fino a Roma da una posizione privilegiata, conversando con Silvia, seduta vicino a me.
Ci siamo fermati a Rebibbia, dove abbiamo preso la metropolitana che dopo dieci fermate ci ha portato a Termini, la stazione principale di Roma.

Salite le scale della metropolitana, un ambiente festoso di suoni, canzoni e fishiettii ci ha fatto entrare subito in comunanza con la comunità circostante.
La piazza della stazione era gremita di una moltitudine di gente, giovani, bambini, persone anziane e molti cinquantenni come me, provenienti in grandissima parte dalla Toscana e Umbria che aspettavano la partenza del corteo, che puntualmente alle due si è diretto verso Piazza S.Giovanni, ritrovo di tutti i cortei incanalati da diversi punti della città.
Noi siamo andati dietro lo striscione dei viola, il gruppo su Facebook che ha trascinato inizialmente migliaia di persone per la riuscita del NOBDAY a cui si sono aggiunti schieramenti politici come L'Italia dei Valori e Rifondazione Comunista.
Ho visto tantissimi giovani, la maggioranza del corteo, uniti da un comune disprezzo della politica odierna, una politica dove il potere mafioso è incuneato fino ai massimi livelli, una politica corrotta e antidemocratica, una politica dominata da Berlusconi che si crede PADRONE DELL'ITALIA e di TUTTI GLI ITALIANI. E gli slogan urlati da tutti noi andavano in questo senso; ma, nello stesso tempo, insieme alla giusta indignazione e rabbia di tutti i partecipanti, c'era un clima estremamente festoso e non violento.
Ho visto uomini e donne di settantanni ballare in mezzo alla strada, bambini camminare sorridenti insieme ai genitori: ho visto persone come me che dicevano BASTA, NON NE POSSIAMO PIU'.

Arrivati in Piazza S Giovanni il nostro gruppo, arrivato tra i primi si è portato ad una trentina di metri dal palco, dietro a diversi striscioni di Rifondazione Comunista e solo allora ci sono stati dei momenti di accesa discussione, perchè furbescamente molti di loro si erano staccati dal corteo e collocorsi in una posizione strategica per essere più visibili ai media.
Ed allora dalle nostre fila gli è stato chiesto di abbassare le bandiere, moltissime volte, in quanto questa manifestazione non avrebbe dovuto avere connotazioni politiche.

Riguardo a questo io sono stata vicina a questi giovani, perchè, anche se di sinistra e convinta che tutti possono esibire il loro credo politico con il colore che vogliono, credo che in questo caso RC si sia appropriato l'onore di una manifestazione che non aveva indetto , magari l'avesse fatto! Ed in questo caso il colore viola doveva prevalere sul rosso.

Purtroppo ho potuto seguire solo le parole di Mario Monicelli e della Giornalista finladese che ha illustrato, con parole chiare ed indiscutibili le posizioni del Governo Finlandese riguardo alla enorme discrepanza che esiste nella politica Italiana con l'entrata oramai annale di Berlusconi in politica.

Dopo le cinque abbiamo lasciato la piazza per ritornare a Rebibbia, dove ci attendeva il pulman per riportarci in Toscana

Mentre ci allontanavamo da Roma ripensavo alla giornata appena trascorsa; Una giornata fisicamente stancante, ma carica di messaggi estremamente positivi, che lasciano intravvedre, anche se lontanamente, possibilità di un risveglio sociale delle persone e uscire dal torpore mediatico e politico cui Berlusconi ed il suo entourage ci hanno abituato.
I giovani, sono i giovani la forza trainante, come lo eravamo noi negli anni passati.
Diamogli credibilità, sostegno a questi giovani, perchè senza di loro regna sovrano l'apatia, lo sconforto, il nulla.



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