Aharon Shabtai scrittore e poeta israeliano, nato a Tel Aviv nel 1939 è un aperto critico delle politiche israeliane nei territori palestinesi, e delle violazioni dei diritti umani contro i palestinesi. Se mi chiedete Di dare la caccia a un ragazzo A 150 metri di distanza Con un fucile a cannocchiale, Se mi chiedete di sedermi in un tank e Dalle altezze della moralita’ ebraica, Fare penetrare un obice Nella finestra di una casa, Mi togliero’ gli occhiali E borbottero’ cortesemente: ’No, signori! Rifiuto di spogliarmi Per sguazzare con voi In un bagno di sangue’. Se mi chiedete Di tendere le orecchie Perche’ voi ci caghiate dentro, Scusandomi, diro’: ’no, grazie! Le vostre parole puzzano, Preferisco sedermi Sull’asse del mio cesso!’ Meglio dunque che la smettiate, Perche’ se vi ostinate, Se continuate a insistere Che io mi unisca alla vostra muta, Per grugnire insieme, Perche’ insieme ci rotoliamo E ci facciamo tutti crescere addosso Setole di porco, E insieme affondiamo Le nostre narici di lupi Nella carne cruda, Perdero’ la pazienza E rispondero’ con fermezza: ’Signor Primo Ministro, Onorevole Generale, Sua Eccellenza Deputato.. Sua Santita’ il Rabbino, Baciatemi il culo!’
Questa sarà una rubrica di video di due fantastici cuochi, Maria e Giordano che hanno fatto da mangiare a clienti e amici per 25 anni alla Trattoria del Sole...
..e sono i miei genitori!
Non ci ho messo molto a creare un titolo per questo blog embrionale; se mi deve riguardare ed essere in linea con la mia personalità, come vorrei che fosse, questi vocaboli me li sento appropriati.
La definizione "distrazione"che mi compete, letta nel dizionario italiano non è sicuramente "Stirare Lacerando" o "Detto di una somma, impiegarla per uso diverso da quello cui era destinata" ma "Volgere la mente da una cosa all'altra".
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