Se c’è rimedio perché te la prendi?
E se non c’è rimedio perché te la prendi?
Confucio

mercoledì 9 settembre 2009

Diario

Capperi,per non dire peggio,sono arrivata a 50 anni in un attimo. Pluff 20, pluff 30, pluff 40 e patapluff 50.
Vabbè, la cornice fisica non è proprio delle migliori, la potenza mentale è decisamente diminuita o più precisamente il mio gene BM11 deve essere un pò rafforzato dato il mio inacchiolamento da circa due anni e le sempre più frequenti perdite di memoria. Ma sei un catorcio, direte voi,:No, non è vero, Il decadimento fisico è naturale, forse il mio è più accentuato, ma fa parte della storia dell'uomo/donna: nascere, crescere, mangiare, dormire e alla fine morire.
Tutto questo per dire che voglio iniziare a fare thai chi. Già il nome è melodico, sensuale, affascinante, infatti sono convinta che se questa arte marziale si fosse chiamata chong chong non l'avrei degnata di attenzione particolare.
informandomi in rete leggo suTai Chi Chuan che il " è un'antica arte marziale cinese basata sul concetto taoista di Ying-Yang, l'eterna alleanza degli opposti. Nato come sistema di autodifesa - Tai Chi Chuan significa letteralmente "suprema arte di combattimento" - si è trasformato nel corso dei secoli in una raffinata forma di esercizio per la salute ed il benessere anche se esistono alcune scuole che continuano ad insegnarlo e esercitarlo anche come vero e proprio sistema di difesa.
La pratica del Tai Chi Chuan consiste principalmente nell'esecuzione di una serie di movimenti lenti e circolari che ricordano una danza silenziosa, ma che in realtà mimano la lotta con un opponente immaginario.
Lo studio del Tai Chi Chuan inizia con la sequenza di movimenti detta "forma lenta". Gradualmente si studiano i movimenti e si introducono i principi fondamentali: si impara ad acquietare la mente, a muovere il corpo in modo rilassato e consapevole, a calmare il respiro. La pratica attenta e costante di queste tecniche, grazie alla loro morbidezza, alla circolarità e alla lentezza con cui vengono eseguiti, rende il corpo più agile e armonioso migliora la postura ed ha un effetto benefico sul sistema nervoso e sulla circolazione. Scopo ultimo di questa arte è stimolare il libero fluire dell'energia vitale e così ristabilire armonia ed equilibrio tra corpo, mente e spirito.
Il Tai Chi Chuan può essere praticato a tutte le età e per tutta la vita. Attraverso la pratica di questa disciplina si raggiunge il rilassamento mentale e si favorisce la concentrazione. Altri benefici consistono nell’eliminazione dello stress, miglioramento della mobilità articolare (i tendini si allungano e si distendono), aumento della profondità della respirazione con una conseguente ossigenazione del corpo in maniera ottimale, prevenzione di molte malattie aumentando la resistenza e la forza del corpo, prevenzione dell’osteoporosi, aiuto ad alleviare i dolori causati da problemi alla schiena e alle spalle".
Ho trovato alla fine la mia strada, il viale che mi ricondurrà ad un rinnovato benessere psicofisico! Non sto scherzando, ci credo davvero!
Andare in palestra a fare i pesi non ne ho bisogno, ho già due belle spalle da nuotatrice professionista (sic), lo spinnig mi ha acutizzato il mal di schiena di cui soffro ogni tanto,
camminare mi piace, ma farlo sempre nei soliti posti mi annoia, la bicicletta idem e poi devo riconoscere che mi fa fatica sudare, anzi, odio le gocciole di sudore che mi colano dalla testa, scivolano sul naso e sugli occhi, facendoli arrossire, così che tutte le estati assolutamente non mi posso mettere il rimmel, unico trucco, insieme al Kajal che uso da quando ho 15 anni.
Così con l'aiuto di una amica che frequenta una palestra di Thai da quasi dieci anni vado a fare un "giro di prova", insieme ad una collega di lavoro.
Mi piace subito la piccola dimensione della palestra, molto intima; anche se non ho mai frequentao palestre,ma le ho viste, non mi sono mai, dico mai piaciute quelle enormi stanze zeppe di cyclette, tapiroulant, panche addominali,dorsali, ginniche, pedane vibranti,pesi e bilancieri e chi più ne sa più ne metta.
L'istruttore di Thai ci mette subito a nostro agio e dopo averci spiegato con poche parole sapienti ed incisive questa disciplina sportiva ci fa fare i primi passaggi tecnici.
Alla fine della prova, durata circa un'ora, ero molto soddisfatta. Io che generalmente sono sempre di corsa, anche quando non ho bisogno di correre e che prendo sempre di petto le questioni, anche quando bisognerebbe valutarle, ponderarle più a fondo, ho compreso in questi momenti il piacere della lentezza, ho riscoperto la sincronia che esiste tra il nostro cervello ed il nostro corpo. Meglio tardi che mai!
Ci ritorno!
Al prossimo post, anche se lo leggerò solo io e pochissimi altri, ma non importa , mi alleno a scrivere e scusatemi, chi mi leggerà, le mie lacune grammaticali narrative.

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