Se c’è rimedio perché te la prendi?
E se non c’è rimedio perché te la prendi?
Confucio

domenica 15 agosto 2010

Diario semiserio-Ricette nuove

14 luglio

Chi me lo ha fatto fare!
Sarà il brutto tempo e sopratutto il fatto che sono in ferie.
Il problema è che, a parte qualche incursione nel terrazzo per prendere qualche odore, sto muovendo piccoli passi tra 4 mattonelle da circa due ore.
Come ho già affermato in questo blog, (nella quotidianità tutti i conoscenti e amici lo sanno da molto tempo) non mi piace tantissimo cucinare. Ma alcune volte, come oggi purtroppo, mi prende la fissa di organizzare in cucina un piatto diverso; ma non una solaricetta, sarebbe troppo semplice!
Quando mi ci metto (a cucinare) preparo 3, 4, 5 pietanze da far assaggiare alla mia famiglia ed a volte a qualche malcapitato/a che cena o pranza insieme a noi.
Il risultato di questa "fatica" è per ora un lavello riempito di pentole, padelle di varie misure, piatti, posate, coperchi, mestoli, che a vederli sembra di essere in una fumosa cucina di una trattoria.

Ora mi fermo un po', ho gia preparato la pasta con zucchine e gamberetti (e già mangiata, non male direi), lessato le melanzane (fanno meno male che fritte) per farle alla parmigiana ed ho infilato nel forno una torta? crostata? Dolce? con le more raccolte in campagna. Ho anche messo a cuocere piano piano il sugo di carne e mi sto accingendo ad impanare il persico tagliato a pezzi, con il pangrattato e prezzemolo per cuocerlo subito dopo con le alghe ed i pomodorini in teglia.


Sento dire da molte donne che far da mangiare sia piacevole e gratificante. Forse sono una donna "anormale", puo essere.
Ma le donne come me che lavorano e stanno fuori casa per molte ore come fanno a divertirsi in cucina nel loro poco tempo libero?
Boh!
C'è ancora un'altra questione spinosa: per realizzare una ricetta laboriosa a volte ci vuole molto tempo e...solo 5/10 minuti per mangiarla. Non so se mi capite.

Mentre scrivo, un'odorino mi giunge da dietro; volgo lo sguardo verso il forno acceso, la torta con le more sta sempre lì, al calduccio, a vederla sembra bellina.
Sarà buona al palato come appare esteriormente?

Questa ricetta me l'ha data un'amica di mia madre, ma "un mi sembra" che stia venendo come quella che ho mangiato da lei.
Ho scritto nel mio notes la ricetta ma od ho dimenticato qualche ingrediente oppure ho sbagliato qualche fase della preparazione.
Acc... ora che ci penso mi sono appena ricordata che i 3 tuorli d'uovo li dovevo montare con la frusta, ecco perchè l'impasto era così appiccicoso che l'ho dovuto raccogliere anche con un dito per metterlo nella vaschetta d'alluminio.
Devo dire però, che leccandomi il dito, così come fanno i bambini, l'impasto era molto gradevole. Si starà a vedere, l'ardua sentenza alla fine, o meglio al primo assaggio del dolce dai miei figli, golosi come me.
Entra proprio ora Federico, uno dei gemelli e mi dice: "O mamma stai ancora a cucinare?"
Poverini, loro non sono abituati a vedermi ai fornelli per così tanto tempo e le rare volte che mi sorprendono in cucina per più di una mezz'ora, mi guardano strabiliati e pensierosi.

Ritorno tra poco!

Ora ho finito, basta, stop.
Le melanzane sono al forno, la torta è pronta ed il pesce come il ragù sta cuocendo piano piano.
Ora mi tocca il duro e ingrato compito di lavare nell'acquaio i molti arnesi da cucina ( la lavastoviglia è deceduta due anni fà ed ora è utilizzata come portatutto)
Passeranno alcuni mesi prima che mi accinga a ripercorre una giornata così laboriosa in cucina!

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