Se c’è rimedio perché te la prendi?
E se non c’è rimedio perché te la prendi?
Confucio

domenica 6 dicembre 2009

Manifestazione "No Berlusconi Day" del 5 dicembre

Iero ero a Roma, per partecipare alla manifestazione contro Berlusconi.
Alcuni miei amici sostengono che andare Contro attiva un percorso inverso, cioè provoca un atteggiamento opposto poichè, affermano, stimola,consolida una potenziale energia positiva al soggetto in questione, in questo caso Berlusconi.
In parte condivido anch'io queste affermazionima ma non in questo caso.
Ieri mi sentivo in dovere di manifestare il mio dissenso verso Berlusconi in quanto minaccia contro uno stato democratico che sta andando a rotoli in tutti i sensi.
Perchè Berlusconi sia seduto su quella sedia è un'altro discorso; la sinistra, tutta la sinistra in generale dovrebbe coprirsi il capo con la pece, anzi non solo il capo, ma imbrattarsi il corpo con la cenere, ma, come ho detto poc'anzi ora non voglio parlare di questo, voglio descrivere solamente la bellissima giornata trascorsa a Roma.

Sono partita da casa solo io, poichè il mio compagno aveva altre cose da fare, per fortuna avevo prenotato un posticino nel pulman che partiva da Castefiorentino dove c'erano ad aspettarmi due miei amici Mauro e Silvia.
Il viaggio è stato ottimo, seduta in primissima fila ho potuto ammirare il paesaggio fino a Roma da una posizione privilegiata, conversando con Silvia, seduta vicino a me.
Ci siamo fermati a Rebibbia, dove abbiamo preso la metropolitana che dopo dieci fermate ci ha portato a Termini, la stazione principale di Roma.

Salite le scale della metropolitana, un ambiente festoso di suoni, canzoni e fishiettii ci ha fatto entrare subito in comunanza con la comunità circostante.
La piazza della stazione era gremita di una moltitudine di gente, giovani, bambini, persone anziane e molti cinquantenni come me, provenienti in grandissima parte dalla Toscana e Umbria che aspettavano la partenza del corteo, che puntualmente alle due si è diretto verso Piazza S.Giovanni, ritrovo di tutti i cortei incanalati da diversi punti della città.
Noi siamo andati dietro lo striscione dei viola, il gruppo su Facebook che ha trascinato inizialmente migliaia di persone per la riuscita del NOBDAY a cui si sono aggiunti schieramenti politici come L'Italia dei Valori e Rifondazione Comunista.
Ho visto tantissimi giovani, la maggioranza del corteo, uniti da un comune disprezzo della politica odierna, una politica dove il potere mafioso è incuneato fino ai massimi livelli, una politica corrotta e antidemocratica, una politica dominata da Berlusconi che si crede PADRONE DELL'ITALIA e di TUTTI GLI ITALIANI. E gli slogan urlati da tutti noi andavano in questo senso; ma, nello stesso tempo, insieme alla giusta indignazione e rabbia di tutti i partecipanti, c'era un clima estremamente festoso e non violento.
Ho visto uomini e donne di settantanni ballare in mezzo alla strada, bambini camminare sorridenti insieme ai genitori: ho visto persone come me che dicevano BASTA, NON NE POSSIAMO PIU'.

Arrivati in Piazza S Giovanni il nostro gruppo, arrivato tra i primi si è portato ad una trentina di metri dal palco, dietro a diversi striscioni di Rifondazione Comunista e solo allora ci sono stati dei momenti di accesa discussione, perchè furbescamente molti di loro si erano staccati dal corteo e collocorsi in una posizione strategica per essere più visibili ai media.
Ed allora dalle nostre fila gli è stato chiesto di abbassare le bandiere, moltissime volte, in quanto questa manifestazione non avrebbe dovuto avere connotazioni politiche.

Riguardo a questo io sono stata vicina a questi giovani, perchè, anche se di sinistra e convinta che tutti possono esibire il loro credo politico con il colore che vogliono, credo che in questo caso RC si sia appropriato l'onore di una manifestazione che non aveva indetto , magari l'avesse fatto! Ed in questo caso il colore viola doveva prevalere sul rosso.

Purtroppo ho potuto seguire solo le parole di Mario Monicelli e della Giornalista finladese che ha illustrato, con parole chiare ed indiscutibili le posizioni del Governo Finlandese riguardo alla enorme discrepanza che esiste nella politica Italiana con l'entrata oramai annale di Berlusconi in politica.

Dopo le cinque abbiamo lasciato la piazza per ritornare a Rebibbia, dove ci attendeva il pulman per riportarci in Toscana

Mentre ci allontanavamo da Roma ripensavo alla giornata appena trascorsa; Una giornata fisicamente stancante, ma carica di messaggi estremamente positivi, che lasciano intravvedre, anche se lontanamente, possibilità di un risveglio sociale delle persone e uscire dal torpore mediatico e politico cui Berlusconi ed il suo entourage ci hanno abituato.
I giovani, sono i giovani la forza trainante, come lo eravamo noi negli anni passati.
Diamogli credibilità, sostegno a questi giovani, perchè senza di loro regna sovrano l'apatia, lo sconforto, il nulla.



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