Se c’è rimedio perché te la prendi?
E se non c’è rimedio perché te la prendi?
Confucio

domenica 28 marzo 2010

"Lo sfogo di un represso"

Le donne sono una razza nemica. Bisognerebbe capirlo subito. Invece ci si mette una vita, quando non serve più. Mascherate da “sesso debole” sono quello forte. Attrezzate per partorire sono molto più robuste dell’uomo e vivono sette anni di più, anche se vanno in pensione prima. Hanno la lingua biforcuta. L’uomo è diretto, la donna trasversale. L’uomo è lineare, la donna serpentina. Per l’uomo la linea più breve per congiungere due punti è la retta, per la donna l’arabesco. Lei è insondabile, sfuggente, imprevedibile. Al suo confronto il maschio è un bambino elementare che, a parità di condizioni, lei si fa su come vuole. E se, nonostante tutto, si trova in difficoltà, allora ci sono le lacrime, eterno e impareggiabile strumento di seduzione, d’inganno e di ricatto femminile. Al primo singhiozzo bisognerebbe estrarre la pistola, invece ci si arrende senza condizioni.

Sul sesso hanno fondato il loro potere mettendoci dalla parte della domanda, anche se la cosa, a ben vedere, interessa e piace molto più a lei che a lui. Il suo godimento – quando le cose funzionano – è totale, il nostro solo settoriale, al limite mentale (“Hanno sempre da guadagnarci con quella loro bocca pelosa” scrive Sartre). La donna è baccante, orgiastica, dionisiaca, caotica, per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale. E quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile. Ma adesso che si sono finalmente “liberate” sono diventate davvero insopportabili.

Sono micragnose, burocratiche, causidiche su ogni loro preteso diritto. Han perso, per qualche carrieruccia da segretaria, ogni femminilità, ogni dolcezza, ogni istinto materno nei confronti del marito o compagno che sia, e spesso anche dei figli quando si degnano ancora di farli. Stan lì a “chiagne” ogni momento sulla loro condizione di inferiorità e sono piene zeppe di privilegi, a cominciare dal diritto di famiglia dove, nel 95% dei casi di separazione, si tengono figli e casa, mentre il marito è l’unico soggetto che può essere sbattuto da un giorno all’altro sulla strada. E pretendono da costui, ridotto a un bilocale al Pilastro, alla Garbatella, a Sesto San Giovanni, lo stesso tenore di vita di prima.

Non fan che provocare, sculando in bikini, in tanga, in mini (“si vede tutto e di più” cantano gli 883), ma se in ufficio le fai un’innocente carezza sui capelli è già molestia sessuale, se dopo che ti ha dato il suo cellulare la chiami due volte è già stalking, se in strada, vedendola passare con aria imperiale, le fai un fischio, cosa di cui dovrebbero essere solo contente e che rimpiangeranno quando non accadrà più siamo già ai limiti dello stupro. Basta. Meglio soddisfarsi da soli dietro una siepe.
di Massimo Fini
Da il Fatto Quotidiano del 27 marzo



Caro Massimo Fini, come mai ce l'hai tanto con le donne?
Cosa ti hanno fatto per ridurti come un bisonte imbufalito?

Ma come, per un giornalista democratico come te, esistono razze nemiche?
"Il concetto e la teoria di una divisione dell'umanità in razze si sono concretizzati in varie forme di razzismo, tra cui particolare rilievo storico e politico hanno avuto il nazismo e l'apartheid, largamente basati sul porre la razza come criterio discriminante tra gli individui, correlato a presunte superiorità e differenze fisiche o intellettuali.".wikipedia
Già bisogna patire(noi donne) per partorire...e se non fossimo attrezzate con un ottima muscolatura "interna "! E la nostra attrezzatura noi donne ce la siamo costruita con secoli di doppio lavoro sulle spalle. Per quanto riguarda i sette anni in più di vita, vuol dire che ce li siamo meritati.



L’uomo è lineare, la donna serpentina. Per l’uomo la linea più breve per congiungere due punti è la retta, per la donna l’arabesco. Lei è insondabile, sfuggente, imprevedibile. Al suo confronto il maschio è un bambino elementare che, a parità di condizioni, lei si fa su come vuole. E se, nonostante tutto, si trova in difficoltà, allora ci sono le lacrime, eterno e impareggiabile strumento di seduzione, d’inganno e di ricatto femminile. Al primo singhiozzo bisognerebbe estrarre la pistola, invece ci si arrende senza condizioni.


Quanti stereotipi! Ora, voglio dire, ma che per forza la linearità è la forma più consueta e giusta da seguire; poi non capiaco perchè Fini abbia usato il termine arabesco,in senso chiaramente negativo per lui, quando invece L'ARABESCO è uno stile ornamentale composto da elementi calligrafici e/o motivi geometrici
Questa decorazione è la lingua dell'arte islamica, che consiste nel decorare moschee, palazzi, cupole con forme geometriche o fitoformi che trasmettono all'osservatore una gradevole sensazione di serenità e bellezza.

No comment per la pistola!

Sul sesso hanno fondato il loro potere mettendoci dalla parte della domanda, anche se la cosa, a ben vedere, interessa e piace molto più a lei che a lui. Il suo godimento – quando le cose funzionano – è totale, il nostro solo settoriale, al limite mentale (“Hanno sempre da guadagnarci con quella loro bocca pelosa” scrive Sartre). La donna è baccante, orgiastica, dionisiaca, caotica, per lei nessuna regola, nessun principio può valere più di un istinto vitale. E quindi totalmente inaffidabile. Per questo, per secoli o millenni, l’uomo ha cercato di irreggimentarla, di circoscriverla, di limitarla, perché nessuna società regolata può basarsi sul caso femminile. Ma adesso che si sono finalmente “liberate” sono diventate davvero insopportabili.

Ho il sospetto che Fini non abbia tanto goduto "sessualmente" direi; mi dispiace per lui, non sa che cosa ha perso!
Il resto di questa frase è una stronzata pazzesca; giustifica l'arroganza, la prepotenza la violenza, l'indisponenza dell'uomo sulla donna nei secoli.
Come se gli uomini avessere costruito delle società giuste e libere.
Forse siamo insopportabili perchè noi donne ci siamo stancate di darvi sempre ragione. Ci siamo stancate di essere carine quando non ne abbiamo voglia.
CI SIAMO STANCATE DI ESSERE MATERNE CON VOI, UOMINI ADULTI, che avete sempre bisogno di essere gratificati con qualche moina.
I figli, caro signor Fini si fanno quando ci sono dimensioni economiche il minimo soddisfacenti.
Non si fanno figli per poi dovergli far fare la fame.
Che siamo ancora al tempo del Fascismo che più figli faceva una donna, più veniva elogiata.
Sono finiti quei tempi...e speriamo che non ritornino!

Poverini questi mariti maltrattati e sfruttati.
Certamente ci sono molti casi d'ingiustizia, ma sapesse quante donne ho conosciuto in questi anni, separate e lasciate sul lastrico insieme ai figli perchè il povero maritino si è accasato con un'altra donna.

Alla fine comunque ti do ragione, vai vai dietro la siepe, in pochi minuti (o secondi) hai risolto il problema e non ci pensi più!

Essere donna è un compito terribilmente difficile, visto che consiste principalmente nell'avere a che fare con uomini.

Joseph Conrad, Fortuna

L'unica differenza che io conosca fra un uomo e una donna è una di quelle cose che non si possono stampare.

Bertrand Russel

Per tutti questi secoli le donne hanno svolto la funzione di specchi, dotati della magica e deliziosa proprietà di riflettere la figura dell'uomo a grandezza doppia del naturale.

Virginia Woolf, Una stanza tutta per sé, 1929

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