Lettera minatoria contro Berlusconi, Fini e Bossi
Ultimatum a Berlusconi delle Brigate rivoluzionarie per il comunismo combattente.L'ultimatum scaduto alla mezzanotte di venerdì è stato fatto recapitare al giornale Il Riformista. Le "cosidette" Brigate comuniste hanno dato le 23,59 di venerdì come scadenza entro cui Berlusconi, Fini e Bossi avrebbero dovuto abbandonare l'attività politica, intimando poi al premier di consegnarsi «alla giustizia comune» perché altrimenti «in quella comunista la sentenza sarà inevitabile». Nella missiva Bossi viene definito «capo delle nuove camicie nere» e si annuncia in caso di mancate dimissioni «un nuovo 8 settembre».
Intanto l'ultimatum è scaduto, ma la cosa che mi lascia più perplessa è la coincidenza con la sentenza della Corte Costituzionale sulla legge Alfano(ex Lodo) e sulla sentenza civile del giudice
Mesiano (quello spiato da Mediaset)
che ha sancito il rimborso da parte di Fininvest di 750 milioni di euro alla Cir di De Benedetti.
Anche gli investigatori hanno detto che la lettera non è attendibile e poi, secondo me, si rivuole attivare la vecchia tecnica della "strategia della tensione", che riappare sempre in momenti opportuni.
Carlo Lucarelli "Blu Notte"
"Storia delle Brigate Rosse"
domenica 18 ottobre 2009
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